Eccomi appena rientrato dal test drive del Granatiere che oggi si è tenuto al Borgo di Tragliata alle porte di Roma.
Iscritto qualche settimana fa su link passatomi dal buon Ghigo, siamo stati ospiti (io e mio figlio) del Borgo di Tragliata dove Autostar (concessionaria Mercedes) concessionaria ufficiale Italia di Ineos ha organizzato un evento di presentazione e test di questo nuovo 4x4.
Arrivati alle 9 abbiamo firmato la liberatoria e dopo un breve tour del modello esposto (vedi foto allegate) l'abbiamo guidata su un tracciato offroad intorno alla tenuta. Ad accompagnarci 2 ragazze tedesche che lavorano per Magna-Steyr e che sono le uniche "abilitate" a guidare queste auto ancora prototipi in giro per l'Europa.
Ma partiamo dall'inizio:
Salire in macchina non è proprio comodo, la seduta è a quota stratosferica e la mancanza di una pedana sporgente sulla quale mettere un piede richiede un buon allenamento fisico del nervo sciatico per sollevare la gamba e infilarla nel pozzetto dei piedi per poi appendersi alla maniglia e tirarsi su di peso fino a sedersi.
Le regolazioni del sedile (Recaro) sono tutte manuali ma sono multiple e assieme a quella del volante regolabile in altezza e profondità permettono più o meno a chiunque di trovare una posizione di guida ideale. Lo spazio sopra la testa è abbondante e le persone più alte non avranno problemi di quote.
Una volta seduti, l'originale volante a 2 sole razze e di piccolo diametro lascia intravedere un pozzettino che alla rotazione della chiave si riempirà di spie colorate come un albero di Natale (che del resto è a tema visto il periodo
). L'accensione avviene tramite chiave tradizionale a spadino con serratura posta al lato destro del volante ma sul cruscotto, il che la fa risultare un po' nascosta e "lontana" da raggiungere.
Messo in moto il motore BMW 3 litri 6 cilindri in linea Diesel, questo si fa subito "sentire" in abitacolo nonostante il frazionamento e l'assenza di vibrazioni.
Un breve briefing da parte della mia guida d'oltralpe mentre il motore si scalda mi spiega a cosa servono leve, levette e pulsanti tutti sparsi sulla console centrale e sul tetto in stile rigorosamente aeronautico che, anche se risulta essere una novità del settore, soprattutto per i comandi a tetto non sempre questi rimangono facilmente "leggibili" da seduti al posto di guida, costringendo l'utilizzatore a spostarsi con la testa al di sotto della pulsantiera per poter interpretare ciò che è scritto. L'auto da noi provata inoltre è la versione full optional e comprende anche la pulsantiera aggiuntiva per carichi elettrici opzionali con uno di questi da ben 500A (presumibilmente riservato al verricello).
Per quel che riguarda il discorso "leve" invece, sulla console centrale ce ne sono 2: una completamente elettronica di nota derivazione BMW relativa al cambio automatico (che ricordo essere lo ZF 6hp28 montato su molte BMW ma anche su D4, D5 e Defender) con indicazione della modalità impostata direttamente sulla leva,
l'altra invece è il classico manettino con pomello sferico in puro stile anni 70/80 relativo al riduttore (con rapporto di riduzione di 2,5:1) che permette la selezione delle gamme e spostandolo a destra il blocco meccanico del differenziale centrale che tramite selettore a siringa (posizionato appena sotto la sfera del manettino) permette lo spostamento a destra della leva. A proposito di questo, spendo 2 parole in più perchè il comando in questione essendo puramente meccanico è davvero duro da azionare (tanto duro
) e l'unico modo per capire se veramente il blocco è entrato è guardare sul pozzetto delle spie davanti al volante e verificare che si sia accesa la classica spia di centrale bloccato...
Ma è ora di cominciare il giro, cambio in D, marce lunghe e centrale aperto per effettuare il primo tornante dopo qualche metro ed accedere allo sterrato sottostante il borgo,
ed ecco la prima nota dolente... come tutte le auto a ponti rigidi non riesco a girare il tornante in una sola manovra per via del limitato angolo di sterzo e mi tocca far manovra
Scendiamo giù su una strada di erba e fango per poi risalire per una vigna dove (dopo essersi fermati ed aver messo il cambio in N) posso inserire le ridotte e bloccare il centrale. A ridotte inserite rimettendo in D l'automatico a convertitore di coppia, questo è programmato per non cambiare marcia in salita se non prima dei 3000 giri/min, che per un motore 3 litri diesel sono davvero esagerati tant'è che il già ronfante al minimo turbodiesel si fa sentire con tutta la sua voce accompagnato da un coro ululante di ingranaggi impazziti presenti nel riduttore ma che sembrano essere al posto del bracciolo anteriore dal rumore che fanno!
Saliamo una rampa fangosa con molti piccoli twistini alternati e qui devo ammettere che il lavoro effettuato sulla taratura delle sospensioni invece si sente tutto. L'auto procede inaspettatamente piatta, con limitatissimi scossoni laterali tanto da sembrare di avere le sospensioni indipendenti e per di più con le barre di torsione staccate
davvero confortevole, devo ammetterlo, io nel frattempo, stufo di sentire la 2a ridotta in fuorigiri per via della scelta del cambio in D, sposto a sinistra la leva elettronica del cambio e passo in quick shift selezionando a mio piacimento la marcia desiderata in manuale.
Il giro prosegue con saliscendi su erba, fango e ghiaia anche se il percorso non ha mai previsto nulla che un normale suv stradale potesse affrontare (peccato), su una piccola rampa erbosa in discesa mi fanno provare l'HDC pubblicizzandolo come un miracolo dell'evoluzione in fuoristrada
e in fondo alla rampa dove si erano già formati dei piccoli solchi sul fango arriva il primo contatto del sottoscocca
Ecco qui son rimasto davvero male, al centro dei solchi ci sarà stato un dosso di non più di 20 cm, (roba che a occhio con il D3 avrei passato ad altezza strada senza toccare) e han toccato gli attacchi dei puntoni posteriori che come da foto sono il punto più basso del sottoscocca ma che in off road possono risultare dei veri aratri...
Ci fanno percorrere in tutto un paio di km sporcando un po' le Goodrich di serie per poi rientrale al piazzale dove le nostre guide ci han salutato per far salire i prossimi tester e tanti saluti
Un breve caffè offerto dopo il giro dal rappresentante di turno della Autostar Roma e ci siamo riavviati verso casa.
Che dire: breve e nemmeno intenso, sinceramente mi aspettavo qualcosina in più dal test drive così come si è visto in giro su youtube, ma tant'è.
Come impressioni personali posso fare un elenco di pregi e difetti che scrivo di getto qui sotto:
Pregi:
- reparto sospensioni di livello molto adatto alle "flessioni" e alle asperità dell'off road
- sensazione di compattezza e rigidità elevatissima, nessuno scricchiolio o rumore proveniente dagli interni dell'auto
- possibilità di personalizzare l'intera vettura a piacimento (vedi foto allegate) in puro Africalanders style, l'auto è inoltre predisposta per ospitare la doppia batteria e la plsantiera addizionale permette di evitare cablaggi posticci e pericolosi
- posizione di guida rialzatissima e ottimo controllo delle dimensioni del mezzo nelle manovre fuoristrada o in spazi ristretti
- per quanto discutibile esteticamente e in antitesi con le forme aerodinamiche del momento risulta essere un veicolo con molta personalità e sicuramente una mosca bianca nel panorama delle 4x4 (dove anche la Mercedes classe G ha perso il ponte anteriore in favore delle indipendenti) che rimane in compagnia del solo Suzuki Jimny visto che anche le Jeep Wrangler con la 4xe l'hanno fatta fuori dal vaso privando i loro clienti di una trazione storica seppur datata.
- le pulsantiere "aeronautiche" seppur con qualche stonatura, contribuiscono a rendere unica la personalità di questa vettura (eh lo so che sono di parte su questo argomento, ma così è
)
Difetti:
- accesso alla seduta del sedile senza pedane sporgenti
- attacchi dei puntoni posteriori troppo bassi da terra e comunque l'intero corpo vettura non ha una clearance adeguata alle possibilità del mezzo, anche a livello estetico sembra un fuoristrada abbassato e stradalizzato
-barra di sterzo e ammortizzatore di sterzo davvero troppo esposti all'utilizzo off road
- azionamento del manettino del riduttore davvero troppo duro e in contrasto con la modernità del resto della vettura
- motore rumoroso che invade l'abitacolo fin dal minimo che risulta davvero esagerato ad alto numero di giri e con le ridotte inserite
- piano di carico posteriore con gradino dovuto al ribaltamento degli schienali posteriori che limita il carico su una superficie piana
- display centrale: questo racchiude tutte le informazioni dell'auto che vanno dal tachimetro al contagiri alla marcia selezionata al navigatore alle pagine dedicate all'offroad (che sono parecchie), a quelle sull'assetto di marcia etc... davvero troppa roba in un display che seppur di generose dimensioni risulta privo di ridondanza, ovvero se dovesse semplicemente saltare la retroilluminazione del monitor non si avrebbe più nessun tipo di strumentazione
a mio parere troppa roba concentrata sullo stesso display.
Curiosità finale: ho parlato con la guida che mi ha portato a fare il test drive e mi ha detto che così com'è la Grenadier NON potrà essere venduta alle forze armate in quanto BMW nel dopoguerra ha firmato un documento che le vieta di fornire motori e/o mezzi alle forze armate di tutta la NATO. Non mi ha escluso infatti che in un breve futuro possa essere prodotta una versione "X" con motore differente proprio per le FFAA.
Qui qualche foto del veicolo esposto con accessori montati fatte prima del test drive:
https://www.amazon.it/clouddrive/share/ ... GZgAFwKBiZE' tutto
Anyone can get a plane on the ground. Pilots just make sure you survive the event...