Comunque acciughe al verde a parte, io mi sono spaventato per benino almeno 2 volte.
1 - Ero giovane e bello, nonché molto pirla, quindi invecchiando sto riuscendo a mantenere almeno una caratteristica saliente; comunque, montagna... inverno... discoteca... neve..., usciamo e dato che guidavo io il Suzuki SJ413 della mia ragazza, ed ovviamente ero meno che principiante ma mi sentivo onnipotente, le ho detto: ti porto a vedere un bel posto (del quale ovviamente non me ne fregava nulla). Iniziamo a salire per una strada sterrata che conoscevo bene, praticamente una grande "S" che con due tornanti arrivava su un pianoro dove c'erano delle baite in pietra allora abbandonate. Le gomme "scrocchiavano" al passare sulla neve, e davano la sensazione di una aderenza perfetta, se non chè, arrivati a 10/15 metri dal primo tornante.... zzzzzzzz....ha iniziato a slittare rallentando sempre più, fino a fermarsi, e...... nel momento in cui il leggero contraccolpo dato dal momento in cui ho tolto il piede dall'acceleratore ed ho frenato, l'auto ha cominciato ad arretrare con le ruote bloccate scivolando indietro per una ventina di interminabili metri e facendo anche una mezza curva. Ricordo di aver urlato TIENITI TIENITI TIENITI !!! Poi la neve accumulata dietro alle ruote probabilmente ci ha fermati. Siamo scesi entrambi dalla portiera lato guida, perché il lato passeggero era troppo vicino al precipizio, e come abbiamo fatto un passo siamo entrambi scivolati. Nei giorni precedenti aveva piovuto sulla neve vecchia, e le tracce di chi era passato per quella strada erano state poi congelate e ricoperte da 15 cm di neve nuova. Tutta la neve nuova si era staccata dal fondo lasciando il ghiaccio vivo sotto di se, tanto che era impossibile stare in piedi di fronte alla macchina, e 5 o 6 metri più avanti si era creato un cumulo di quasi 1 metro di altezza. Fortunatamente avevo una corda da alpinismo in macchina e sono riuscito a scendere in retro legando la macchina agli alberi e lasciando la fune lasca di circa 1 metro per volta per toglierla da quella situazione... 2 ore lunghissime... appena mollavo minimamente i freni scivolava ed andava ad appendersi alla corda, mi toccava salire di qualche decina di cm per mollare la tensione e ripetere il tutto. Ho dovuto farlo almeno una decina di volte, dopodiché piano piano in retro per i restanti 200 metri di strada dato che l'aderenza c'era di nuovo.
2- La seconda volta invece con il Trat-Tore alla pista di Salmour, che forse qualcuno di voi ricorderà. In un passaggio in discesa realizzato da poco, in mezzo agli alberi, una radice grossa come un braccio mi si incastra nella traversa centrale del telaio, facendomi rimanere appeso. Provo ad andare indietro, ma non mi muovo di un centimetro, la pendenza è troppa, allora con un bastone, dopo essere sceso dalla macchina, che tanto è lì appesa, provo a capire quanto la radice sia coriacea, e sembra che in un punto sia già molto danneggiato dall'escavatore che ha realizzato la pista. Risalgo in macchina e furbamente, al posto di chiamare qualcuno a mettermi in sicurezza con una strop o con un verricello, provo a dare gas in avanti, appena sento che la radice cede freno, ma è troppo tardi per non far partire la macchina a razzo, che scende di un bel paio di metri e poi si impunta alzando il culo eeeeeeeeeeeeeeeee....... rimane un'eternità in piedi in bilico (in realtà probabilmente è stata una frazione di secondo, ma qui conta il tempo percepito, come la temperatura percepita di Giuliacci), poi lo spirito santo probabilmente mi consiglia di mollare il freno, sul quale mi sto appoggiando per non spiaccicare la faccia sul parabrezza, o le ruote cessano di fare grip sulla terra friabile e si rimette a posto. Roba da un etto e mezzo almeno