il 15/10/2014, 19:48
Interessante, si.
Intanto copio e incollo dal sito "Viaggiaresicuri"
Aree a particolare rischio
In considerazione dell’attuale situazione nel Sahel, più specificatamente nel contesto ancora fluido in Mali a causa della presenza di gruppi terroristici quali ad esempio il movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI), è sconsigliato effettuare spostamenti ed escursioni nelle aree adiacenti i confini con l’Algeria oltre che con la Libia, anche in ragione della citata situazione di instabilità in quel Paese.
Si raccomanda pertanto di evitare il transito nella vasta area occidentale a ridosso con il confine algerino – in particolare le aree facenti parte dei Governatorati di El Kef e di Kasserine teatro, oramai da mesi, di scontri a fuoco tra forze di sicurezza e gruppi armati non identificati.
Rafforzata prudenza va comunque osservata anche in alcuni quartieri periferici della capitale Tunisi, notoriamente problematici per la situazione socio-economica complessa in cui versano, così come di alcuni sobborghi e quartieri periferici della città di Sousse e Sfax. Un invito alla prudenza va esteso anche all’area del Governatorato di Biserta e all’area circostante di Monastir, alla luce di episodi legati anche all’integralismo religioso di matrice salafita.
Si informa, altresì che, con decisione del Comitato di Sicurezza Nazionale della Presidenza della Repubblica tunisina, nelle settimane scorse sono state dichiarate zone di operazioni militari le seguenti località: Bir Lahfay, Sidi Ali Ben Aoun, Sidi ïch, Jebel Toual, Jebel Oudada, Jebel Salloum, Jebel Ghardek, Jebel Kemayem e Jebel Rakhmet. Si tratta di aree montagnose isolate localizzate nei territori dei Governatorati di El Kef, Kasserine e Sidi Bouzid, che rafforzano l’invito ad evitare gli spostamenti in aree isolate.
Si ricorda inoltre che il 30 giugno 2012, il Ministero della Difesa Nazionale ha decretato la chiusura del Sahara tunisino. L’accesso a tale area è soggetto a procedure stabilite congiuntamente dal Ministero della Difesa Nazionale, dal Ministero dell’Interno e dal Ministero del Turismo in base alle quali i turisti che intendano visitare il Sahara tunisino sono accompagnati da guide turistiche e dall’esercito. Le autorizzazioni vanno richieste direttamente ai Governatorati di Tozeur, Kebili e Tataouine. I punti di accesso al Sahara tunisino (le località di El Matrouha, Jbil, Ksar Ghilane, El Kamour, Kambout, Larzet) sono controllati dalla Guardia Nazionale. Si sconsiglia d ogni modo di effettuare escursioni nella detta area.
Consigli pratici
Ai turisti che intendano effettuare escursioni nelle vaste aree desertiche e pre-desertiche all’interno del territorio tunisino, si consiglia di farlo esclusivamente nell’ambito delle attività organizzate da “Tour Operator” locali di chiara fama e professionalità e comunque in gruppi numericamente significativi. L’invito è di tenersi costantemente informati attraverso i mezzi di informazione locali ed internazionali per conoscere in anticipo, nel limite del possibile, eventuali problematiche legate alla situazione di sicurezza e di mobilità nel Paese. In via più generale, è vivamente sconsigliato mettersi in viaggio nelle ore notturne a causa del rischio di diventare bersaglio di possibili azioni criminose (blocchi stradali finalizzati a perpetrare rapine a mano armata) e della pericolosità connessa alla guida, soprattutto nelle strade secondarie.
L'infiltrato.