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Webasto Air Top 2000 ST : funzionamento e installazione

Allestimenti interni ed esterni per viaggiare, Tende da tetto e da terra

Messaggioil 28/12/2015, 17:41

Ultimamente sono comparse varie discussioni su quest’argomento in varie sezioni del forum, segno che la cosa è di un certo interesse. Non tanto dalle domande poste, sempre lecite, ma dalle risposte fioccate da più parti, si evince che sull’argomento c’è parecchia foschia, quando non addirittura nebbia fitta.
Provo a dare il mio contributo descrivendo prima l’apparecchio e il suo funzionamento, poi facendo alcune considerazione sull’installazione anche in base all’utilizzo, e infine mostrando la soluzione che ho adottato sul mio 110.
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L’attuale linea di riscaldatori d’aria Webasto Air Top comprende 3 modelli, il 2000 ST da 2 kW, l’EVO 3900 da 3,9 kW, e l’EVO 5500 da 5,5 kW. Il più piccolo, commercializzato credo dal 2004, è più che sufficiente per riscaldare un 110.

L’Air Top 2000 ST, che potete vedere a questo link http://www.webasto.com/fileadmin/webast ... 2000ST.pdf
è composto da 3 parti principali: il riscaldatore, la pompa di alimentazione, e un pannello di controllo a scelta tra i due indicati. Oltre ovviamente a cablaggi e tubi vari, ed altri eventuali accessori.

Ai lati opposti del riscaldatore sono presenti l’ingresso dell’aria da riscaldare e l’uscita dell’aria riscaldata, entrambi diametro 60 mm. Sotto ci sono invece l’ingresso dell’aria comburente e l’uscita dei gas di scarico, entrambi diametro 22 mm, oltre ad un tubicino per l’ingresso carburante che va collegato alla pompa di alimentazione.
All’interno del riscaldatore sono contenuti il bruciatore, lo scambiatore termico, la ventola di circolazione dell’aria da riscaldare, la ventola di circolazione dell’aria comburente, un sensore di temperatura ambiente (termostato), un sensore di protezione per surriscaldamento, e una centralina elettronica alla quale fanno capo tutte le parti elettriche dell’apparecchio.
A sua volta il bruciatore è composto da una camera di combustione, da una piastrina metallica sinterizzata (burner screen), e da una candeletta di accensione in nitruro di silicio.
Insomma, è vero che costicchia, ma di roba ce n’è.
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Il funzionamento del riscaldatore viene comandato dal pannello di controllo. Consideriamo quello standard a manopola, che è il più semplice e meno costoso (l’altro fa le stesse cose con in più la possibilità di programmare accensioni a tempi prestabiliti).
Girando la manopola e portandola in una certa posizione, si comunica alla centralina che si desidera avere nell’ambiente la temperatura corrispondente a questa posizione. Tale temperatura può essere impostata approssimativamente tra 5 e 35°C. Con la manopola a ore 12, ad esempio, si imposterà una temperatura ambiente di circa 20°C (dietro la manopola non c’è un termostato, ma semplicemente un potenziometro che comunica alla centralina dentro il riscaldatore un certo valore di resistenza).
Si accende il led verde fisso sulla manopola ed immediatamente la ventola di circolazione dell’aria da riscaldare parte a velocità ridotta in modo da aspirare aria dall’ambiente e farla passare a contatto col sensore di temperatura (termostato) interno al riscaldatore.
Se questo rileva una temperatura ambiente inferiore a quella impostata dalla manopola del pannello di comando, nel giro di pochi secondi la centralina alimenta la candeletta di accensione con impulsi cadenzati di corrente e fa aumentare i giri della ventola di circolazione dell’aria fino a metà del regime massimo. In questa fase, dove il riscaldatore soffia aria fredda, si ha un picco di assorbimento che sfiora i 12 - 13 A nei primi istanti per poi scendere gradatamente a 8 - 6 A.
Dopo circa un minuto la candeletta raggiunge una temperatura intorno ai 1000°C e parte la pompa dosatrice di alimentazione che spara goccioline di carburante a circa 10 bar sulla piastrina metallica sinterizzata. La ventola di circolazione dell’aria comburente soffia su questa piastrina e la miscela di aria e gasolio che evapora lambisce la candeletta incandescente dando inizio alla combustione, che in questa prima fase è incompleta, scalda poco, e dal tubo di scarico esce una puzza tremenda.
Dopo altri due minuti la candeletta viene spenta e la combustione continua per conto suo, ora in modo completo e senza puzze particolari, con le ventole al massimo dei giri e un assorbimento sui 2,5 A . Il riscaldatore fornisce i 2 kW di potenza massima, e finalmente arriva aria bella calda.
Quando il sensore di temperatura, che è montato appena dietro la bocchetta di aspirazione del riscaldatore, sente che l’aria ambiente ha raggiunto la temperatura impostata dalla manopola del pannello di controllo, fa dimezzare i giri delle ventole dell’aria e la portata della pompa di alimentazione, dimezzando il flusso di aria calda e cercando di mantenere quella temperatura. L’assorbimento elettrico si porta sui 1,2 A.
Se a questo regime la temperatura ambiente tende a scendere, la velocità della ventilazione e la portata della pompa tornano a salire.
Se invece la temperatura ambiente continua a salire, la pompa di alimentazione si spegne interrompendo la mandata di carburante e inizia il ciclo di spegnimento. La candeletta torna ad essere scaldata con impulsi di corrente con un’altra botta di assorbimento sui 10 A mentre le ventole dapprima rallentano, poi ripartono al massimo dopo 15 secondi quando la candeletta viene spenta, e nel giro di 3 minuti raffreddano completamente il riscaldatore soffiando aria sempre più fredda e rallentano al minimo dei giri, regime che poi mantengono col riscaldatore in stand by.
Quindi, col riscaldatore in stand by, l’aria dell’abitacolo continua a circolare all’interno del riscaldatore in modo che il sensore di temperatura ne rileva la temperatura. In questa fase il consumo elettrico è di circa 0,5 A.
Quando l’aria dell’abitacolo è un po’ più fredda della temperatura impostata con la manopola del pannello di controllo, il riscaldatore riparte con le stesse modalità viste all’inizio.
Se si spegne il riscaldatore girando la manopola del pannello di controllo completamente in senso antiorario mentre è in stand by, la spia verde sulla manopola si spegne e dopo qualche secondo si ferma anche la ventola.
Se invece si spegne il riscaldatore mentre scalda, la spia verde sulla manopola si spegne subito, ma il riscaldatore continua a funzionare per oltre 3 minuti facendo il ciclo di spegnimento descritto prima. Sarebbe un errore che potrebbe danneggiarlo se si spegnesse interrompendogli l’alimentazione elettrica.
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Il riscaldatore può funzionare, a seconda di come viene montato, in modalità “ricircolo” (l’aria da riscaldare viene prelevata all’interno dell’abitacolo ) o in modalità “aria fresca” (l’aria da riscaldare viene prelevata all’esterno).
E’ fortemente consigliabile il primo metodo, in quanto massimizza la resa e i tempi di riscaldamento, e di conseguenza minimizza i consumi elettrici e di carburante. Con temperature esterne molto basse, la differenza è notevolissima.
Inoltre, se si preleva l’aria da riscaldare all’esterno, il sensore di temperatura all’interno del riscaldatore non può più funzionare in quanto sentirebbe sempre aria fredda e il riscaldatore girerebbe in continuazione, per cui l’apparecchio deve essere dotato di un “sensore esterno” disponibile come accessorio e che va montato in posizione adeguata all’interno dell’abitacolo. Notare che comunque nelle fasi di standby la ventola, pur girando alla minima velocità, soffierebbe aria gelida presa da fuori all’interno dell’abitacolo.

L’Air Top 2000 ST può inoltre funzionare come semplice ventilatore.
Dalla centralina del riscaldatore esce un filo di colore bianco/rosso che può essere collegato ad un interruttore che chiude verso massa. Col contatto aperto, l’Air Top funziona da riscaldatore come abbiamo visto. Col contatto chiuso, funziona invece come ventilatore a velocità variabile e regolabile con la manopola del pannello di comando. In estate, in certi casi, può essere utile.

La spia verde sulla manopola del pannello di controllo serve anche a visualizzare un codice di guasto qualora il riscaldatore vada in blocco. Con una serie di lampeggi in numero variabile, può indicare 16 differenti motivi che hanno fermato il riscaldatore. Il codice più frequente, visti gli alti consumi di elettricità, è quello a 3 lampeggi che ti informa che ti ha lasciato al freddo per salvaguardare la batteria scesa ai fatidici 10,5 volt. In realtà, dato che la misura di tensione viene fatta dalla centralina all’interno del riscaldatore, tiene conto anche delle cadute di tensione nel cavo di alimentazione, che durante le fasi di riscaldamento della candeletta con assorbimenti importanti si fanno sentire, e l’apparecchio va in blocco quando ai capi della batteria la tensione è sugli 11 volt.
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Ci sono due motivi principali per montare un Webasto su una Land, parecchio diversi tra loro.
Uno è quello di integrare il riscaldamento dell’abitacolo durante la marcia.
L’altro è quello di riscaldare l’abitacolo quando si sta dentro, da fermi, su una Land camperizzata.
A seconda di quale sia l’utilizzo, si presentano problematiche di uso e di istallazione diverse. Una su tutte: il forte consumo di elettricità del Webasto non costituisce un problema nel primo caso, dato che in marcia l’alternatore fornisce tutta la corrente che serve, mentre nel secondo caso diventa il problema principale e richiede una batteria supplementare di buona capacità. Poi la rumorosità, sicuramente più fastidiosa a motore spento. E infine la posizione della bocchetta che soffia aria calda, sicuramente più critica nel primo caso dovendo scaldare ma non cuocere i passeggeri.
Tutte cose che bisogna avere ben chiare in mente prima di partire ad installare il riscaldatore.

L’Air Top 2000 ST è stato progettato e costruito per poter essere montato all’esterno. E dunque può essere montato sia all’esterno che all’interno del veicolo, come Webasto dichiara sia sul Sito Web che sul Libretto di Istruzioni.
(Nota Bene: dato che queste cose le afferma la Webasto, caso mai ci fosse qualche utente super esperto che le considera “una grande cagata che vorrei cercare di far capire a chi legge di non prendere in considerazione” come già è successo in questa discussione viewtopic.php?f=10&t=92087&start=40 , vorrei pregarlo sin d’ora di fare le proprie rimostranze direttamente a Webasto. Il numero di telefono della filiale italiana è 051-6906111. )
Come tutte le apparecchiature che contengono circuiti elettrici, è soggetto ad una normativa (la UNI EN60529) che ne stabilisce il grado di protezione dell’involucro secondo un sistema di classificazione formato da 2 numeri, il primo per le particelle solide, il secondo per i liquidi.
Il grado di protezione dell’Air Top 2000 ST è IP54.
Questo significa che il riscaldatore è protetto dalle polveri e da gocce vapori e spruzzi d’acqua in qualsiasi direzione. Non è invece protetto da getti d’acqua. Qual è la differenza tra “spruzzi” e “getti”? L’esempio più banale che mi viene in mente è la classica pistola per irrigazione del giardino: se regolata col fascio largo sono “spruzzi”, se regolata col fascio stretto e lungo sono “getti”.
Ho insistito un po’ su questa cosa del grado di protezione perché in caso di montaggio esterno è bene avere le idee chiare e proteggere in modo adeguato il riscaldatore. Ovviamente per proteggere da getti d’acqua non serve una scatola stagna: lo dico perché esistono in commercio delle scatole “apposite per montaggio esterno”, non prodotte dalla Webasto, con prezzi e utilità molto vicini a quelli del sale di Vanna Marchi (poi io ho il massimo rispetto anche per chi si compra il sale di Vanna Marchi).
Anche il montaggio all’interno dell’abitacolo necessita di alcune precauzioni. Una è l’uso dell’apposita guarnizione per isolare in modo stagno il riscaldatore dai tubi esterni dell’aria comburente (che deve in ogni caso pescare all’esterno) e dei gas di scarico. Un’altra è quella di prevede un montaggio che permetta al riscaldatore di dissipare il calore che genera quand’è in funzione, quindi niente spazi angusti e chiusi e soprattutto niente contatti con altra roba. Poi ci sono altre cose, come i tubi dell’aria comburente e dei gas di scarico che devono sempre andare in discesa, come le bocchette di aspirazione e di mandata che non vanno troppo vicine, ecc., comunque tutte cose ben spiegate nel libretto d’istruzioni molto chiaro e ben fatto.

La pompa di alimentazione del carburante deve pescare nel serbatoio del veicolo con tubi di diametro interno ridotto (consigliato 2 mm) per evitare il formarsi di bolle d’aria che manderebbero in blocco il riscaldatore. E’ fortemente consigliato il montaggio esterno all’abitacolo, a causa del fastidioso rumore che fa quando è in funzione. Deve inoltre essere montata in posizione orizzontale e fissata mediante una sospensione antivibrante. C’è anche chi mette un serbatoio apposito all’interno dell’abitacolo per far attingere la pompa: una soluzione che a mio modo di vedere ha solo svantaggi. E tanti.

Il pannello di comando, non essendo un termostato, può essere montato in qualsiasi posto all’interno dell’abitacolo, al limite anche davanti ad una bocchetta che soffia aria calda. Va da sé che deve essere montato in un posto comodo: quindi a portata di mano del conducente se il Webasto serve a scaldare mentre si viaggia, o dietro dove si “abita” in caso si veicoli camperizzati.
Per l’alimentazione elettrica, il positivo deve essere sotto fusibile da 15 A collegato vicino alla batteria o comunque dove arrivano cavi di adeguata sezione, e il negativo collegato ad una buona massa.
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Tanto per passare dalla teoria alla pratica, vi faccio vedere come l’ho montato sulla mia macchina.
Si tratta di un 110 HT 200, con camperizzazione monta/smonta, e l’uso del Webasto è esclusivamente dedicato a scaldare la zona posteriore dove “abito” quando vado in giro con la camperizzazione montata. Non ci trascorro dei weekend, ma dei mesi, per cui è per me una cosa molto importante, e prima di realizzarla l’ho studiata bene e progettata sulle mie esigenze.
Ho scelto il montaggio all’esterno per motivi di spazio, di semplicità, di sicurezza e di rumorosità. Ovviamente in modalità ricircolo. Volendo avere l’aria calda soffiata sui piedi quando sono seduto a tavola per mangiare o scrivere, il passaruota posteriore destro era il luogo più adatto al montaggio.
Ho solo dovuto realizzare un supporto in ferro con gli attacchi per il riscaldatore da rivettare sulle omega di rinforzo esterne al passaruota, e un carter aperto da un lato in lamiera di alluminio da 1,5 mm fissato alle solite omega con delle parker, per proteggere il riscaldatore da getti di acqua o fango dovuti alla ruota.
Per collegare l’entrata e l’uscita del riscaldatore alle bocchette ho usato un normale gomito in PVC per l’aria fredda e mezzo metro di tubo flessibile per alte temperature per l’aria calda.
La pompa di alimentazione l’ho sospesa con 2 fascette da elettricista e un po’ di spugna per minimizzare la rumorosità, all’interno del carter, e pesca gasolio da una T messa nel tubo che dal serbatoio va al motore e passa proprio lì vicino, con l’aggiunta di una valvolina di non ritorno verso il motore in modo che non mi svuoti il filtro gasolio.
Il pannello di controllo l’ho montato sul fianco vicino all’attacco della cintura conducente, in modo che sia comodo da manovrare sia quando sono seduto a tavola che quando sono a letto.

Il montaggio risale ai primi mesi del 2009.
Ho smontato il carter per fare le foto: erano 4 anni che non lo smontavo, e non ho pulito nulla.
Mai avuto alcun problema di funzionamento.
L’unica cosa che ho in programma è di montare il silenziatore sui gas di scarico per ridurre la rumorosità all’esterno.

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Messaggioil 28/12/2015, 18:54

grazie per tutta la spiegazione, veramente interessante.
sergiofelamini
 
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Messaggioil 28/12/2015, 19:36

Molto interessante e chiaro,grazie
ci son due cose infinite..l'universo e la stupidità umana....anche se del primo non son sicuro
robertoss
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Messaggioil 28/12/2015, 20:01

ottima spiegazione
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jak
 
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Messaggioil 28/12/2015, 20:13

finalmente un po' di chiarezza!
non ho mai pensato al webasto, anche perché in un 90 non saprei dove metterlo e mi era sfuggito l'altro 3d......
ot: comunque sia andata sono contento che sia stata apprezzata la mia firma :lol:
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza
Andreacat
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Messaggioil 28/12/2015, 20:28

Bella spiegazione orso
Mi mancava
Padrone dei tuoi pensieri ,schiavo delle tue parole
tiberioo
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Messaggioil 28/12/2015, 23:40

Ottimo lavoro! Volevo chiedere, il thermo top scalda l'acqua del motore giusto?quindi tu quando sali in macchina e accendi la ventola l'aria e' gia calda giusto? (Correggete se sbagliato!!!)
Domanda
Ma se io voglio farlo partire prima per scaldare l'interno del land come faccio a far partire la ventola se non sono in macchina? Devo montare delle ventole aggiuntive che funzionano autonomamente con il thermotop? E sfrutto i passaggi dell'aria originali?
Grazie mille
superdef90
 
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Messaggioil 29/12/2015, 6:42

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Tratorin
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Messaggioil 29/12/2015, 12:43

superdef90 ha scritto:Ottimo lavoro! Volevo chiedere, il thermo top scalda l'acqua del motore giusto?quindi tu quando sali in macchina e accendi la ventola l'aria e' gia calda giusto? (Correggete se sbagliato!!!)
Domanda
Ma se io voglio farlo partire prima per scaldare l'interno del land come faccio a far partire la ventola se non sono in macchina? Devo montare delle ventole aggiuntive che funzionano autonomamente con il thermotop? E sfrutto i passaggi dell'aria originali?
Grazie mille


Se monti il Termotop nella versione riscaldamento motore e abitacolo, quando parcheggi l'auto, non devi fare altro che lasciare la ventola interna sulla posizione 1 e aprire le eventuali bocchette dell'aria;
quando avrai bisogno dell'auto, dovrai solo comandare l'accensione del webasto o manualmente o con telecomando (molto comodo)se non ci sono grossi ostacoli inframezzati il telecomando funziona anche oltre i 300 mt, ( io mi sporgo un attimo dalla porta senza uscire di casa) in questo modo partirà sia l'apparecchio che la ventola della vettura e si riscarderanno motore e abitacolo. L'operazione in automatico la faccio normalmnte quando l'auto è parcheggiata all'esterno, per via dello scarico del webasto, quando parcheggio in garage preferisco fare tutto "manualmente" dopo aver aperto la basculante.
Normalmente io accendo una mezzoretta prima di partire (quando fa freddo sul serio) ma bastano anche 15/20 minuti.
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cameland
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Messaggioil 29/12/2015, 12:56

Grazie mille cameland!!Ah ok!!Spettacolo! Quindi quando schiacci il telecomando si attiva il webasto e la ventola interna del riscaldamento (originale) giusto?
E il webasto thermo top dove si posiziona? Nel cofano vicino al motore?
I 2 tubi dell'acqua che entrano e escono si prendono dal riscaldamento?
Grazie
superdef90
 
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Messaggioil 29/12/2015, 15:43

superdef90 ha scritto:Grazie mille cameland!!Ah ok!!Spettacolo! Quindi quando schiacci il telecomando si attiva il webasto e la ventola interna del riscaldamento (originale) giusto?
E il webasto thermo top dove si posiziona? Nel cofano vicino al motore?
I 2 tubi dell'acqua che entrano e escono si prendono dal riscaldamento?
Grazie


Esatto,
io con il telecomando a distanza accendo il webasto e in automatico la ventola interna (originale) che ho avuto l'accortezza di lasciare sulla posizione 1
il mio è installato nel vano motore, nell'unico spazio a disposizione che offre il puma (guardando il motore in alto a sx)
per i tubi, siccome non l'ho montatio io, non vorrei darti un indicazione sbagliata, al limite se hai dei problemi faccio un paio di foto e te le invio con wz
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Messaggioil 29/12/2015, 15:47

Grandissima spiegazione, molto utile.

Grazie
roma47
 
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Messaggioil 29/12/2015, 18:46

Grazie mille cameland!! Io ho un td5 qualcuno ha delle foto di dov'e' posizionato?
Perche' comunque con l'airtop devi fare il foro (o i fori) per il passaggio dell'aria (se e' montato esternamente) invece con il thermo top non si fora niente, si sfrutta il riscaldamento gia' esistente (correggete se e' una caz...)
Grazie
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Messaggioil 29/12/2015, 21:27

Se non sbaglio, almeno sulla mia, è indifferente la posizione della levetta che comanda la ventola, il webasto parte sempre alla prima velocità. L'unica cosa bisogna tenere la levetta del riscaldamento sul "rosso" altrimenti esce aria e tiepida o fredda.
Mior sburtà une Toyota che guidà une Jepp
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Messaggioil 30/12/2015, 10:36

superdef90 ha scritto:Grazie mille cameland!! Io ho un td5 qualcuno ha delle foto di dov'e' posizionato?
Perche' comunque con l'airtop devi fare il foro (o i fori) per il passaggio dell'aria (se e' montato esternamente) invece con il thermo top non si fora niente, si sfrutta il riscaldamento gia' esistente (correggete se e' una caz...)
Grazie



http://www.landroverclub.com.ar/viewtopic.php?p=985636

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Messaggioil 30/12/2015, 17:48

Grazie a tutti per gli apprezzamenti.
Una precisazione: quanto ho scritto sulla descrizione e il funzionamento dell’apparecchio, altro non è che una sintesi di ciò che si trova sul Libretto di istruzioni e sul Manuale d’officina dell’Air Top 2000 ST. Di mio ci sono solo gli assorbimenti elettrici nelle varie fasi del funzionamento, che ho misurato personalmente.
La descrizione dell’installazione esterna sulla mia macchina ovviamente è opera mia.
Ci fosse qualcuno che l’ha installato all’interno e che volesse aggiungere la propria descrizione corredata di alcune foto, credo che sarebbe un utilissimo completamento.

Vedo anche che si sta parlando del Thermo Top.
E’ un apparecchio molto diverso dall’Air Top, che fa cose diverse e richiede un’istallazione diversa. Per evitare confusioni, la cosa migliore sarebbe che qualcuno di buona volontà che ha installato questo tipo di riscaldatore aprisse un “thread gemello” con spiegazioni sul funzionamento e foto relative all’installazione.
Potrebbero diventare 2 discussioni di riferimento per chi in futuro intendesse cimentarsi col montaggio di questi apparecchi.
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l'orso
 
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Messaggioil 30/12/2015, 20:49

Ok orso, grazie mille per la tua super descrizione!!
superdef90
 
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Messaggioil 02/01/2016, 18:15

Grazie, molto utile a chi, come me, ogni tanto torna a pensare di voler montarne uno
Gius
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Messaggioil 05/01/2016, 17:17

Gran bell'articolo ma come tua abitudine tanta teoria ma quando si arriva alla pratica mi cadi sulle solite cag...ehm... sviste :roll:
- Allontana subito il tubetto di alimentazione della nafta dal tubo di scarico se non vuoi fare un bel falò del 110 con te dentro (fantastico, chissà che direbbero i tuoi amici della Webasto a vederlo :lol: :lol: :lol: )
- Anche la pompa andrebbe allontanata dal tubo di mandata dell'aria calda, da manuale non gradisce temperature superiori a 20° e quel tubo ne sviluppa ben di più
- Idem i fili elettrici sarebbe bene non farli toccare il tubo dell'aria calda
- Sempre riguardo il tubo dell'aria calda: ok il montaggio esterno se proprio non puoi farne a meno ma almeno isola un attimo il tubo che così disperdi gran parte del calore o quantomeno potevi fare la tratta corta per quanto riguardava l'aria calda e la tratta lunga lasciarla per la fredda
- Allunga lo scarico fin fuori la macchina, così com'è i fumi ti restano tutti sotto l'abitacolo e vista la proverbiale scarsa tenuta del Defender hai il forte rischio di fare la fine del topo
- In modalità ricircolo le due bocchette dell'aria vanno distanziate per evitare che la bocchetta di aspirazione aria fredda aspiri quella calda facendoti fermare il Webasto anzitempo, "Dunque, un alternarsi continuo di “acceso” sempre al massimo dei consumi e della rumorosità, e poi di “spento” con interminabili cicli di preriscaldamento e pulizia che ti prosciugano le batterie mentre l’apparecchio ti soffia aria fredda addosso" (cit.)
- Non è il tuo caso visto che lo usi per la camperizzazione ma è bene precisare per chi volesse installare il Webasto per riscaldare l'abitacolo che la bocchetta nel cassone riscalderà poco o niente davanti
- Anche la strozzatura del tubo in PVC con quella brutta piega a 90° secca non è il massimo

Si, lo so che è dal 2009 che usi il Webasto e non sei ancora ne soffocato ne bruciato ne gelato, io te l'ho detto poi vedi tu :roll: l'importante è che nessun altro commetta i tuoi grossolani errori.

PS: sulla possibilità di montaggio esterno se ne è già parlato a lungo, ognuno si sarà fatta la sua idea e vedremo quanti seguiranno il tuo esempio.
PS2: ripeto: gran bell'articolo e avrei anche lasciato correre sulle cagate di installazione (non è che poi me ne freghi poi tanto se ti si svampa la macchina) ma visto che mi citi e mi vieni a cercare, beh, mi hai trovato ;)
Ipocrisìa – Simulazione di virtù e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole.
Gegio
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Iscritto il: 16/01/2005, 10:30
Località: Piacenza

Messaggioil 07/01/2016, 22:33

Leggendo la “correzione delle mie cagate di installazione” apparsa qui sopra, mi sono accorto di essere stato un po’troppo sbrigativo nella descrizione dell’installazione, in quanto ritenevo certe cose talmente scontate da evitare di menzionarle, e pertanto mi ritengo in parte responsabile della sequela di cretinate che il buon Gegio ha scritto.
Provo a porvi rimedio, sebbene in ritardo.

Gegio ha scritto:- Allontana subito il tubetto di alimentazione della nafta dal tubo di scarico se non vuoi fare un bel falò del 110 con te dentro (fantastico, chissà che direbbero i tuoi amici della Webasto a vederlo :lol: :lol: :lol: )

Capisco che da una foto frontale non ci si possa rendere conto se due parti, una davanti all’altra, si tocchino o meno, ma non sono stato così idiota da far toccare il tubo del gasolio con quello dello scarico. La distanza minima tra i due tubi è di 23 mm (punto più a sinistra in uscita dal riscaldatore), molto al di sopra di quella che garantirebbe l’assoluta sicurezza di un tubo PA 12 che garantisce una resistenza continua alla temperatura fino a 90°C. Nel punto in cui i due tubi sembrano intersecarsi in foto, la distanza è addirittura di 48 mm.
Bastava “chiedere” anziché “supporre”, per evitarsi una figura da cappone.



Gegio ha scritto:- Idem i fili elettrici sarebbe bene non farli toccare il tubo dell'aria calda

Idem come sopra.
Sono ben fascettati e non si muovono. Nel punto in cui nella foto frontale sembrano toccarsi, la loro distanza dal tubo di scarico è di ben 55 mm, enormemente superiore a quella che garantirebbe l’assoluta sicurezza a cavi come minimo in classe T2 secondo la normativa ISO 6722.
Siamo alla seconda figura da cappone dovuta a supponenza. Ed abbiamo appena iniziato…



Gegio ha scritto:- Anche la pompa andrebbe allontanata dal tubo di mandata dell'aria calda, da manuale non gradisce temperature superiori a 20° e quel tubo ne sviluppa ben di più

Qui la tua illimitata supponenza comincia a fare danni da disinformazione!
Se ti fossi almeno degnato di leggere l’intera frase sul manuale dell’Air Top 2000 ST (o l’hai letta su Topolino?), ti saresti accorto che la precauzione dei 20°C vale esclusivamente per la pompa dei riscaldatori a benzina e non riguarda minimamente quelli a gasolio!!!

A questo punto, e mi rivolgo a chi legge con l’intento di apprendere qualcosa, bisogna spiegare un concetto fisico sul calore, che se ben recepito evita di fare sciocchezze nel “fai da te” tante volte improvvisato.
Durante il funzionamento, le parti esterne del riscaldatore che vanno in temperatura sono tre: il tubo di scarico dei gas di combustione, la testa del riscaldatore lato uscita aria calda (parte più scura a destra in foto), e il tubo di mandata dell’aria calda.
Ho fatto una serie di rilevazioni dopo 20 minuti di funzionamento alla massima potenza, che con un po’ di ritardo condivido.
Non so a quanti gradi arrivi il tubo di scarico, ma se lo tocchi con le dita ti scotti. Un valore ragionevole potrebbe essere attorno ai 150 °C o poco più.
Anche l’estremità destra del riscaldatore è molto calda, forse un po’ meno, ma se la tocchi ti scotti ugualmente le dita. Questo è il motivo per cui Webasto raccomanda, nel caso di montaggio interno al veicolo, di evitare che il corpo del riscaldatore venga a contatto con altro, e di montarlo in modo che abbia tutt’attorno libera circolazione d’aria.
Pure il tubo di mandata dell’aria è caldo, ma si può benissimo toccare con mano. Le temperature che ho misurato, rispettivamente a 5 e 25 cm dall’uscita del riscaldatore e sempre dopo 20 minuti di funzionamento alla massima potenza, sono 62°C e 46°C. Valori che ovviamente valgono per il tipo di tubo che ho utilizzato io.
In questi range di temperature e in questo tipo di montaggio dove non c’è contatto fisico tra le parti, la trasmissione del calore avviene esclusivamente per convezione. Cioè, l’aria a contatto col corpo caldo diminuisce la sua densità e comincia a muoversi verso l’alto. Sempre verso l’alto. Trasportando calore. Questo per dire che le parti calde scaldano gli oggetti che si trovano nelle loro vicinanze in modo molto diverso a seconda che si trovino sopra di esse (molto), a fianco (poco) o sotto (praticamente niente).
Dunque, nell’installazione sia esterna che interna, è bene evitare di far passare cavi elettrici e tubi gasolio sopra queste tre fonti di calore, ma per quanto possibile farle passare a fianco o sotto.
Per quanto riguarda le distanze, sono piuttosto difficili da calcolare, ma si possono valutare in un modo empirico estremamente semplice. Provate a mettere i termosifoni di casa a 80°C. Poi mettetevi di fronte ad un radiatore e con un termometro misurate la temperatura a 1 cm da esso, a 2 cm, e a 20 cm. Vedrete che già a 1 cm di distanza la temperatura sarà molto più bassa degli 80°C del radiatore, a 2 cm calerà un altro bel po’, e a 20 cm sarà appena più bassa che a 2 cm.
Quindi, grandi distanze dalla fonte di calore servono a poco. Già 2 cm di aria offrono un ottimo isolamento termico.

Infine, per quanto riguarda l’istallazione della mia pompa che tanto ha fatto inorridire il nostro “correttore di cagate altrui” evidentemente digiuno dei più elementari rudimenti di fisica, in quella posizione sospeso con fascette di plastica 7 o 8 cm sotto un tubo che raggiunge a pieno regime una temperatura media di 50°C, e per di più isolata (l’ho isolata per diminuire il rumore, non certo per questioni termiche), non aumenta la sua temperatura nemmeno di mezzo grado!!!



Gegio ha scritto:- Sempre riguardo il tubo dell'aria calda: ok il montaggio esterno se proprio non puoi farne a meno

Il montaggio esterno non l’ho fatto perché proprio non potevo farne a meno, ma per una precisa scelta, come ho spiegato prima, dettata da motivi di spazio, di semplicità, di sicurezza e di rumorosità.
Una scelta che non pretendo affatto che sia la migliore per tutti, ma che sulla mia macchina rifarei altre mille volte, in quanto è l’unica in grado di soddisfare appieno le mie personali esigenze.



Gegio ha scritto: ma almeno isola un attimo il tubo che così disperdi gran parte del calore

Come ho spiegato prima, si tratta di un tubo flessibile specifico per aria calda, quindi già isolato di suo. La temperatura del tubo all’ingresso della bocchetta dopo 20 minuti di funzionamento alla massima potenza è appena superiore a 40°C, mentre la temperatura dell’aria che ho misurato al suo interno, infilando la sonda del termometro nella griglia, è di 110°C. Come vedi niente dispersione di gran parte del calore, tutt’al più un irrilevante 1-2%.

Dunque, quando il riscaldatore gira alla massima potenza, dalla bocchetta di uscita l’aria calda esce ad una temperatura sui 110°C, e 25 cm davanti alla bocchetta ho ancora misurato una temperatura dell’aria attorno ad 80°C.
Nel posizionamento della bocchetta dell’aria calda, sia nell’installazione esterna che interna, è molto importante tenere conto di queste temperature per evitare di scottarsi durante il funzionamento.



Gegio ha scritto: o quantomeno potevi fare la tratta corta per quanto riguardava l'aria calda e la tratta lunga lasciarla per la fredda

Se guardi bene nella foto la posizione delle omega alle quali mi sono ancorato, capisci da solo il motivo di questa scelta.


Gegio ha scritto:- Allunga lo scarico fin fuori la macchina, così com'è i fumi ti restano tutti sotto l'abitacolo e vista la proverbiale scarsa tenuta del Defender hai il forte rischio di fare la fine del topo

Questa è stratosferica, e nel mare magnum di fesserie che ho letto negli anni sul Webasto è davvero la prima volta che la sento.
A parte che il fondo del cassone dell’HT è forse l’unica parte a tenuta di tutto il Land, ma come si può arrivare a pensare che i fumi soffiati dal tubo di scarico rimangano tutti sotto l’abitacolo aperto ai 4 lati????????

Una cosa che non ho scritto prima: il tubo di scarico, sia esso dotato di silenziatore o no, deve essere posizionato tutto in discesa, e l’ultimo tratto deve puntare verso terra con una tolleranza massima di 10° attorno all’asse verticale. Quest’ultimo accorgimento è importantissimo per chi usa il Webasto per scaldarsi mentre viaggia.
scarico webasto.jpg

Spero vivamente che a nessuno venga in mente di portare lo carico fuori la macchina, sarebbe veramente una bestialità colossale!



Gegio ha scritto:- In modalità ricircolo le due bocchette dell'aria vanno distanziate per evitare che la bocchetta di aspirazione aria fredda aspiri quella calda facendoti fermare il Webasto anzitempo,

Giusto. Vedo che stavolta per lo meno hai letto correttamente il manuale dove la cosa è ben spiegata con tanto di disegnino…, ma se me la giri come “correzione di una mia cagata di installazione”, fai solo l’ennesima figura del cappone dimostrando ancora una volta di non aver capito assolutamente nulla!

Le bocchette di aspirazione e mandata non devono stare troppo vicine, tipo ad una spanna l’una dall’altra. In realtà, con le bocchette a 45° di recente produzione il problema verrebbe superato anche con le due bocchette vicinissime, in quanto basterebbe montarle con l’inclinazione delle lamelle opposta. Ma anche con le classiche bocchette a 90°, già a 50 cm il problema non si pone. Le mie sono a 80 cm di distanza l’una dall’altra, inoltre quando la macchina è “camperizzata” c’è un ostacolo tra le due. Va da sé che funzionino perfettamente.



Gegio ha scritto:- è bene precisare per chi volesse installare il Webasto per riscaldare l'abitacolo che la bocchetta nel cassone riscalderà poco o niente davanti

Bèh, se è farina del tuo sacco e non l’hai copiata da qualche parte, qui devo davvero complimentarmi. Bravo! E’ mica da tutti capire che una bocchetta posizionata nel cassone riscalderà poco o niente davanti…


Gegio ha scritto:- Anche la strozzatura del tubo in PVC con quella brutta piega a 90° secca non è il massimo

Come ho spiegato prima, quella che tu definisci in modo fantasioso “strozzatura del tubo in PVC con brutta piega a 90° secca” è un comunissimo gomito in PVC diametro 62 mm. L’unica cosa che potrebbe introdurre sono delle perdite di carico nel flusso di aria. Prova a calcolarle sulla massima portata della ventola tenendo conto che all’interno è perfettamente liscio e non c’è nessuna strozzatura sulla sezione: otterrai un numero che inizia per 0,00…


Gegio ha scritto:Si, lo so che è dal 2009 che usi il Webasto

Esatto, per un totale ad oggi di circa 300 giorni di utilizzo senza il benché minimo problema di funzionamento.
Credo che la cosa dovrebbe far riflettere un pochettino prima di lanciarsi in critiche ridicole per far sì “che nessun altro commetta i miei grossolani errori”. Non pensi?
(ovviamente, critiche costruttive da parte di chiunque sono più che ben accette, non ho certo la supponenza di credermi il più furbo installatore del mondo. Io.)



Gegio ha scritto:PS: sulla possibilità di montaggio esterno se ne è già parlato a lungo,

Non lo so, io ricordo solo questa discussione viewtopic.php?f=10&t=92087&start=40 dove ti sei lanciato come un ariete contro di me e le cose che affermavo a suon di castronerie e minacce di mandarmi a cagare, auto ridicolizzandoti davanti a mezzo forum.


Gegio ha scritto: ognuno si sarà fatta la sua idea e vedremo quanti seguiranno il tuo esempio.

Se la cosa ti interessa, tieni pure tu la contabilità…, a me non importa minimamente quanti seguiranno il mio esempio, non sono certo qui per fare proselitismo, ma semplicemente per presentare la mia soluzione e condividere la mia esperienza e le misure che ho fatto, caso mai potessero servire a qualcuno in futuro.


Gegio ha scritto:
PS2: e avrei anche lasciato correre sulle cagate di installazione (non è che poi me ne freghi poi tanto se ti si svampa la macchina)

Malissimo!!!
Se ci si imbatte in un utente che scrive cagate su un forum, non bisogna lasciar correre, bensì intervenire per correggerle, evitando che qualche lettore sprovveduto le prenda per buone ed aumentando così la qualità del forum.
Bisogna solo accertarsi, prima di intervenire, che effettivamente si tratti di cagate. Altrimenti, come hai ben visto, si finisce di fare … la figura del cappone!
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La qualità di un forum è inversamente proporzionale alla quantità di castronerie che in esso vengono scritte.
l'orso
 
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