quello_là ha scritto:Ugualmente mai sentito.
.
.
.
Comunque la "
carta vetrata" è anch'essa una
carta abrasiva, volgarmente chiamata così da più, perché l'abrasivo che la ricopre è costituito da frammenti di vetro (in realtà il suo vero nome tecnico è "
carta vetro") ed è utilizzata solo per sgrossare (per lo più legno), in quanto di grana grossa.
L'uso non appropriato dei termini tecnici ha fatto sì che, per molti, con il nome "
carta vetrata" si identifichino tutti i tipi di carta abrasiva di diverse grane ... in realtà, in funzione della grana e durezza dell'abrasivo, nonché delle applicazioni, la carta abrasiva prende il nome dal tipo di abrasivo che riveste la carta stessa (all'ossido di alluminio o corindone, al carburo di silicio, zirconio, ecc...) ed in taluni casi la carta è sostituita dalla tela.
Sta di fatto che la presenza di ribave in accoppiamenti meccanici del genere rende l'idea della qualità del prodotto, che evidentemente non è delle migliori ... magari togli un decimo di ribava pensando di migliorare l'accoppiamento, per poi ritrovarsi una cava con
scostamento maggiore di un altra e con conseguente peggioramento di accoppiamento, nonostante "
ad occhio" la
tolleranza (probabilmente mai calcolata dal costruttore) sembri nella norma (anche se chi poi lo deve montare non ha parametri per misurarla)
Semiassi del genere li avrei fatti tornare da dove erano venuti in tempo record ... un semiasse venduto per "
rinforzato" e che si "
addolcisce con una leggera passata di carta abrasiva" al carburo di silicio ...